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Nel Facility Management è tempo di adottare il BIM

Nel Facility Management è il momento di passare al digitale e di adottare la tecnologia BIM.

Il Facility Management è per definizione la disciplina aziendale che coordina lo spazio fisico di lavoro con le risorse umane e l’attività propria dell’azienda. Integra i principi della gestione economica e finanziaria d’azienda, dell’architettura e delle scienze comportamentali e ingegneristiche*.

Per definizione quindi il Facility Management è un approccio integrato che richiede il bilanciamento di strategia, analisi e gestione-operatività, al fine di consentire l’erogazione dei servizi nel migliore dei modi.  

Ed è proprio per la gran quantità di attività che sono richieste ad un Facility Manager che è ormai tempo di adottare la metodologia BIM, sfruttando le incomparabili potenzialità che il Building Information Modeling offre in termini di gestione di edifici e di tutto ciò che è annesso.

Qualcuno potrebbe pensare che la raccolta dati, la compilazione anagrafica sul software, la ricerca del dato una volta inserito e altre operazioni possano richiedere una quantità di tempo decisamente troppo lungo, ma così in realtà non è.

L’utilizzo di software BIM dalla tecnologia sviluppata, come la piattaforma Building in Cloud, permettono non solo di diminuire i tempi di fruizione del dato, ma anche di migliorare la cooperazione tra parti coinvolte e di evitare che dati o documenti vadano persi.

Per questo motivo, un corretto uso della tecnologia BIM nel Facility Management farà si che la gestione di un patrimonio sia maggiormente efficiente e trasparente, rappresentando un risparmio economico. Questo perché le informazioni di base utili per poter gestire, coordinare e conservare un edificio sono disponibili in un unico luogo, fruibili in qualsiasi momento e costantemente aggiornate.

Abbandonare il metodo tradizionale e adottare la tecnologia BIM permetterà al Facility Manager di erogare servizi di livello superiore, in un ambiente di lavoro di qualità e con un costo maggiormente contenuto.

Verso un mondo BIM

Verso un mondo BIM

Ad oggi, nel settore pubblico, sono solo le opere di importo superiore ai 15 milioni di euro per le quali vige l’obbligo di appaltare in digitale, ma dal 2023 la soglia di importo scenderà a cinque milioni di euro fino a che nel 2025 tutte le opere da appaltare dovranno obbligatoriamente essere sviluppate con la metodologia BIM.

Se ancora non sei convinto della necessità di abbandonare la “tradizione” e passare al digitale, scopri altre 10 buone ragione per adottare la metodologia BIM nel Facility Management.

Building in Cloud e BIM

Building in Cloud sfrutta i vantaggi offerti dal BIM (Building Information Modeling) per aumentare il livello di efficienza e di collaborazione degli operatori coinvolti nei processi di progettazione, costruzione e gestione di un edificio.

Consente la gestione federata dei modelli; è possibile collegare ad un unico edificio infiniti modelli BIM suddivisi ad esempio per discipline, piani, gruppi di piani o per aree di pertinenza.

Building in Cloud è compatibile sia col formato IFC (Industry Foundation Class) che con il formato RVT utilizzato dal più diffuso software di progettazione parametrica – Autodesk Revit.

*definizione IFMA (International Facility Management Association)