Innovare i processi di progettazione: BIM collaboration

E’ ormai riconosciuto in modo unanime che il “dato” sia il petrolio del nuovo millennio e per innovare i propri processi, anche il settore delle costruzioni deve imparare a sfruttarlo. Il BIM collaboration è la soluzione adatta a questo scopo.

L’ampia disponibilità e accessibilità alle informazioni consente di produrre nuovi tipi di energia e con essa di mobilitare nuove forze e idee per innovare i processi, creare edifici sostenibili, intelligenti, conoscendo i desideri di acquisto dei nostri clienti.

Il settore delle costruzioni, tradizionalmente più arretrato di altri, ha la priorità assoluta di uscire da una crisi che sta decimando le nostre imprese; si trova oggi di fronte un bivio, o innova i processi e i prodotti o il suo futuro diverrà più che mai incerto.

Altri settori produttivi hanno già affrontato nel recente passato le stesse sfide, pensiamo al manifatturiero, dove, ad esempio, l’applicazione dei principi LEAN (produzione snella) ha avuto un impatto fortemente positivo in termini di aumento della produttività, forte limitazione degli sprechi e aumento complessivo della qualità del prodotto.

Parlando invece del settore delle costruzioni, Il BIM Collaboration può costituire il mezzo per generare nuove opportunità, formare nuovi strumenti in grado di produrre nuovi servizi e prodotti a costi sempre più bassi e più attraenti per i nostri clienti.

Per ottenere il risultato atteso non è sufficiente acquistare un software di BIM Collaboration e fornire training agli operatori. Sarà necessario avviare una profonda ristrutturazione dei processi produttivi e costruire una filiera operativa consapevole e responsabilizzata al raggiungimento di obiettivi condivisi.

La catena di produzione del valore nel settore delle costruzioni è molto lunga e frammentata e ogni edificio è un caso unico: molto spesso il progettista è coinvolto solo nelle fasi iniziali; l’impresa di costruzioni, per cercare di massimizzare i profitti, si preoccupa, a valle del progetto, di costruire evitando sprechi rimanendo nei tempi e nei costi previsti; ed infine il Facility Manager ricostruisce le informazioni che gli servono per efficientare i costi di gestione e manutenzione dell’edificio. Tutti questi processi sono quasi sempre tra loro disconnessi.

Questi scollamenti generano inefficienze, producono costi non previsti e, molto spesso, un prodotto finale non in linea con le aspettative del cliente.

Tutti gli operatori: progettisti, costruttori, produttori, gestori, e, soprattutto, proprietari e investitori, al fine del raggiungimento degli obiettivi determinati, devono essere coinvolti fin dalla fase di pianificazione in tutte le varie fasi operative, solo in questo modo è possibile ridurre gli sprechi, evitare rilavorazioni, pianificare correttamente i tempi e raggiungere gli obiettivi di costi.

Con l’implemento del modello Building Information Modeling, nello specifico del BIM collaboration, è possibile usufruire del CDE (Common Data Environment), un unico luogo cioè dove riporre le informazioni riguardanti i progetti edili. Accessibili in cloud e da qualsiasi device (PC, Tablet o Smartphone) consentono, se opportunamente strutturate e utilizzate, a tutti gli operatori di disporre in ogni momento di informazioni sempre aggiornate.

E’ fondamentale che questi strumenti possano tracciare in modo univoco le attività che ogni membro del team è chiamato a fornire in tempo utile a non intralciare il lavoro degli altri che, su quelle informazioni, basano la propria attività.

E’ l’inizio di un ciclo virtuoso che tende a creare fiducia, trasparenza e responsabilità tra tutti gli operatori coinvolti al raggiungimento di obiettivi comuni.

Building in Cloud è stato progettato proprio per rispondere a queste esigenze: condividere e gestire le informazioni di una costruzione, oltre a garantire maggiore efficienza delle attività in team.

Il BIM e il Cloud consentono di realizzare “reti” in grado di unire competenze e specificità, generare fiducia e rispetto per costruire nuove opportunità di business.

L’utilizzo della metodologia BIM consente di simulare le prestazioni dell’opera fin dalla fase concettuale, di risolvere i conflitti in anticipo, di determinare e controllare in modo preciso tempi e costi di realizzazione di ridurre massivamente i costi legati alla gestione oltre che consentire che le prestazioni dell’opera pianificate siano rispettate per tutta la vita utile dell’edificio.

Il BIM definisce gli oggetti quali elementi costitutivi e dei sistemi che comprendono tutte le informazioni relative al progetto e delle fasi successive.

Questo consente agli operatori coinvolti di lavorare in team, portando i loro dati di progettazione, di cantiere e di gestione in un unico modello intelligente.

Il BIM è un potente strumento progettato per il lavoro collaborativo.

La condivisione delle informazioni e la collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti nel processo, fin dalle fasi preliminari, diviene quindi l’elemento indispensabile per sfruttare le potenzialità offerte dal BIM.

Solo con il BIM collaboration, quando tutti gli operatori, progettisti, costruttori, gestori e proprietari collaborano e lavorano sinergicamente è solo allora che il BIM avrà svolto appieno le sue potenzialità.

Building in Cloud è la prima soluzione interamente sviluppata in Italia, dedicata al settore delle costruzioni per ottimizzare il ritorno degli investimenti della progettazione BIM.

Con questo nuovo servizio Lemsys – produttore di Building in Cloud – mette a disposizione di tutti gli operatori del settore edilizio (progettisti, costruttori e proprietari) uno strumento innovativo utilizzabile, a condizione che sia disponibile una connessione internet, indifferentemente dalla tipologia di device (Pc, Tablet o Smartphone)

Il servizio è fruibile immediatamente senza necessità di alcuna installazione semplicemente registrandosi al portale tramite il sito www.buildingincloud.net .