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BIM Report 2015

Primo BIM Report Italiano 2015

Secondo il primo Bim Report italiano 2015, realizzato da Anafyo, l’80% dei progetti sono stati sviluppati al Nord (poiché al Sud non esiste) e quasi il 50% riguardano l’edilizia sanitaria. In un prossimo futuro la crescita sarà esponenziale

Il primo BIM Report italiano 2015 “pensa positivo”, soprattutto perché si parla di ‘crescita esponenziale’ in un futuro prossimo (anche se non si sa ‘quanto’ di preciso prossimo esso sia) e di vantaggi economici direttamente proporzionali all’opera, anche in progetti pilota in BIM realizzati da operatori inesperti in materia, insomma senza che essi avessero la necessaria esperienza nel mondo della digitalizzazione delle costruzioni.

Queste sono solamente alcune delle indicazioni che sono state fornite dal BIM Report di Anafyo, che ha coinvolto circa 450 appalti prodotti nel 2015, sia in ambito civile sia in ambito infrastrutturale. L’importo medio dei progetti esaminati è stato di circa 76 milioni di euro con picchi rilevati sopra i 120 milioni di euro per quanto riguarda gli appalti in ambito ospedaliero.

Geograficamente parlando, il Nord la fa da padrone con l’80% dei progetti realizzati sul totale: al Sud, di fatto, il BIM non esiste ancora. Per quanto riguarda il capitolo sulla destinazione d’uso: il 60% dei progetti riguardano la pubblica utilità, e di questi il 35% riguardano i servizi sanitari (protagonisti per il 50% del totale a livello economico) che precedono gli edifici pubblici e le infrastrutture. Il restante 40% è per gli uffici, le residenze ed il terziario.

Secondo il BIM Report 2015 di Anafyo, l’entrata in vigore del Nuovo Codice Appalti dovrebbe spingere l’utilizzo del BIM: sul fronte dei Livelli di Dettaglio (LOD), peraltro, è appena arrivata la pubblicazione del primo bando pubblico che richiede in via diretta un LOD per la gestione degli asset.